Norme - Normativa antisismica
Nuove norme antisismiche dal 1° luglio 2009
SONO OPERATIVE DAL 1° LUGLIO 2009 LE NUOVE NORME ANTISISMICHE
COME SI E’ ARRIVATI AL DM 14 2008
Cenni storici ed evoluzione delle normative sui metodi di calcolo strutturale degli edifici
La prima metà del XX secolo può essere definita il periodo in cui il cemento armato si afferma e la seconda metà, con la ricostruzione post bellica, quella di maggiore fulgore, nella quale le realizzazioni diventano innumerevoli. Proprio nella seconda metà del secolo scorso emerge la necessità di armonizzare le varie normative europee, spesso contrastanti fra di loro. Nasce, così, nel 1953 il CEB (Co-mité Européen du Béton) aperto non solo agli studiosi, ma anche a quanti concretamente operavano nel settore: costruttori e progettisti. Coevo al CEB è il FIP (Fédération Internazionale de la Précontrainte). Da tali lodevoli iniziative è nato, più recentemente (1990), il tentativo, da parte della Comunità Europea, di unificare e armonizzare, con gli Eurocodici, le norme tecniche dei vari Stati membri, relativamente al progetto di costruzioni ed opere di ingegneria civile. Attualmente, gli Eurocodici sono 8. Il metodo di calcolo tradizionale (quello che si basa sul coefficiente di omogeneizzazione) ha resistito per circa mezzo secolo agli attacchi mossi da metodi più moderni. L’Ordinanza 3274 del 20 Marzo 2003 ne ha segnato la fine. La nuova normativa sismica non sancisce solamente l’abbandono del MTA (metodo delle tensioni ammissibili) in favore del MSL (metodo di verifica agli stati limite), ma estende la zonizzazione sismica a tutto il territorio nazionale, impone una maggiore attenzione verso una corretta modellazione strutturale e apre verso analisi di tipo non lineare. Emanate con il DM 14 gennaio 2008 dal 1° luglio saranno operative le nuove Norme Tecniche per le costruzioni. Il definitivo via libera, dopo le numerose proroghe che ne avevano inizialmente posticipato l'entrata in vigore al secondo semestre 2010, è stato dato dal DL 39/2009 per l'Abruzzo, che anticipa dal 30 giugno 2010 al 30 giugno 2009 la scadenza del periodo transitorio. Le nuove norme tecniche contenute nel D.M. 14 gennaio 2008 entreranno in vigore in modo generalizzato a partire dal 1° Luglio 2009: possono essere, ormai, completamente operative perché nello scorso mese di febbraio è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Circolare del Ministero delle Infrastrutture n. 617 del 2 febbraio 2009 recante le istruzioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni. Con l’entrata in vigore delle nuove norme tecniche cambia la filosofia di tutte le verifiche ed il testo normativo fornisce una serie di indicazioni inerenti le procedure di calcolo e di verifica delle strutture, nonché regole di progettazione ed esecuzione delle opere, in linea con i seguenti indirizzi:
- mantenimento del criterio prestazionale, per quanto consentito dall’esigenza di operatività della norma stessa;
- coerenza con gli indirizzi normativi a livello comunitario, sempre nel rispetto delle esigenze di sicurezza del Paese e, in particolare, coerenza di formato con gli Eurocodici, norme europee EN ormai ampiamente diffuse;
- approfondimento degli aspetti normativi connessi alla presenza delle azioni sismiche;
- approfondimento delle prescrizioni ed indicazioni relative ai rapporti delle opere con il terreno e, in generale, agli aspetti geotecnica.
Le Norme Tecniche sono di tipo "prestazionale" e definiscono i principi per il progetto, l'esecuzione e il collaudo delle costruzioni, nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità. Forniscono quindi i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto e definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti, senza imporre al progettista sistemi e tecnologie costruttive, imponendo ai professionisti maggiore precisione nella descrizione delle specifiche di esecuzione. Al di là delle importanti novità in materia di sicurezza sismica, un'altra rilevantissima previsione è quella relativa alle responsabilità dei vari attori del processo costruttivo: dal Progettista, cui spetta il ruolo di definire già nel progetto la vita nominale della struttura (e quindi stabilire la durabilità dell'opera), al Direttore dei Lavori, al Collaudatore che diventa finalmente collaudatore "in corso d'opera" e non più ultimo anello della catena quando ormai la struttura, nel bene o nel male, è compiuta. (Tratto da Multidirect)